lunedì 12 maggio 2014

Capitano mio Capitano...





"Il tifoso interista è abituato a soffrire ma non molla mai, non abbandona mai la barca nel momento del bisogno. Il tifoso interista è un innamorato cronico, un passionale, un sanguigno. Ha un carattere argentino... È fedele, appassionato, nel bene e nel male. Ma è anche esigente, così come brillante, intelligente e ironico.
L’Inter è sempre sola nel senso di solitaria, staccata da tutto il resto, al confine; è sola nel senso di unica, nel modo di pensare, di agire e di rapportarsi con il mondo. Non mi stancherò mai di ripeterlo, a costo di sembrare banale: l’Inter è una creatura diversa rispetto a tutte le altre squadre. Nel nostro DNA c’è una piccola dose, o forse qualcosa di più, di sana, lucida follia; l’Inter è genio e sregolatezza, l’Inter è sofferenza, l’Inter è dolore, l’Inter è estasi. Dall’Inter ci si può aspettare tutto e il contrario di tutto. Vittorie impossibili e tonfi clamorosi, partite della vita e passaggi a vuoto inimmaginabili. È così, e per sempre lo sarà."

Ci sono vite che capitano e vite da Capitano

Non c'è nulla da aggiungere, da commentare, da spiegare. E' lui il simbolo della nostra diversità. Anche nell'addio di sabato, sobrio, commovente, senza fuochi d'artificio.
Doveva solo pensarci prima, per evitare le ultime prestazioni che rischiavano di cancellare una vita di silenziose battaglie. Adesso onorerai il nostro nome da dietro una scrivania e sono sicuro lo farai con la solita professionalità e con il fortissimo amore che ti lega ai nostri colori.
Grazie di tutto Capitano.


lunedì 5 maggio 2014

milan - Inter 1-0



Non ricordo due derby in un'unica stagione tanto brutti. Una vittoria a testa per due squadre tra le peggiori viste dal popolo rossoneroazzurro.
Diciamo che la nostra squadra aveva qualche elemento in più per poter stravincere a mani basse un derby contro il peggior Milan visto negli ultimi 20 anni.
Siamo riusciti a non fare un tiro in porta in tutti i 90 minuti. Mai uno spunto, un’azione degna di questo nome.  Mazzarri ha partorito una sola idea di calcio in 8 mesi, tra l'altro fondata sui più scarsi che abbiamo in rosa, cioè i due terzini; tutti gli altri (e ce ne sono di buoni, da Hernanes a Kovacic e Palacio) devono muoversi in funzione di Jonathan e Nagatomo. Risultato: i centrocampisti con qualità o tiro giocano sulla fascia a 50 mt dalla porta, Palacio fa l'ala e pure un bambino di seconda elementare sa come fermarci.
Solo questo per 90' … solo questo per 8 mesi.  E' dal ritiro di Pinzolo che vedo le stesse cose.
Unisci questo alla totale mancanza di coraggio, di carattere (le squadre riflettono il carattere dell'allenatore, sempre) e di coglioni, ed ecco il derby di ieri e la stagione schifosa di quest'anno
Squadra bassa, senza mordente, voragine tra i reparti, senza idee di gioco se non i due terzini che avanzano e i tre centrali bloccati indietro. Siamo una squadra depressa e mediocre  come il suo allenatore. L'unico suggerimento che dà durante la partita è quel famoso "calma-calma" che dato a dei birilli di cemento non serve un granchè.
Continua ancora a dire che il resoconto lo farà a fine anno, questa è stata un'annata particolare ecc....
Vive dietro stupidi alibi e anche ieri mi è toccato sentire che i giocatori sentivano troppo la partita. Siamo sotto la Fiorentina che sono tre mesi che gioca senza attaccanti, siamo a due punti del Torino e tre dal Parma … senza parlare di Lazio, Verona e Milan. Roba da non crederci. Ripartire la responsabilità tra allenatore e giocatori non cambia il quadro generale, deprimente e al momento, senza speranza di rinascita in tempi brevi. Senza la prospettiva di poter di nuovo raggiungere, fin dalla prossima stagione, se le cose non cambiano seriamente e radicalmente, traguardi all'altezza del nostro blasone.
Abbiamo giocato fino ad oggi circa 20 partite in meno delle scorse stagioni e sembriamo sempre stracotti.
Sarò prevenuto ma ripartire da questo allenatore non porterà nessun frutto degno del nome “programmazione”.
Per fortuna abbiamo ancora una volta stravinto sugli spalti. Lì non c’è proprio partita. Per nessuno.


che fatica per arrivare in curva ... vero Noga??


"Il passato ha costruito il presente... il presente costruisce il futuro...dal 1969 in ogni scelta che ho fatto... faccio... e faro' guardero' in fondo al cuore... pensero' a quei gradoni..  e innamorato di te sospirerò

coreo bandiere

coreo cartoncini

cuor di leone ....


martedì 22 aprile 2014

doppia trasferta ... 6 punti!



Due trasferte difficili e su campi a noi ostici e 6 punti portati a casa. Pazza Inter amala. E’ meglio non pensare a quanti punti abbiamo buttato letteralmente al vento in questa stagione. Tutti quei pareggi casalinghi, i gol presi su enormi disattenzioni, il vento contro, i rigori non dati, la difficoltà contro squadre di media e bassa classifica che si chiudono e vanno a nozze contro la nostra lentezza a manovrare. Ma siamo ancora li, addirittura a due punti dal quarto posto.  Spero che a svegliare i nostri eroi non sia stata la visita della curva alla pinetina ...




Mancano oramai le ultime 4 partite alla fine del campionato e sembra che alla fine si riuscirà a raggiungere quel quinto posto che era l’obiettivo minimo a inizio stagione, questa sarà anche la prima stagione dal 2010 in cui si è invertita la rotta tornando a crescere. C’è poco da aggiungere rispetto a quanto visto nelle ultime giornate, è solo cambiato un po’ il vento che in una squadra con così tante fragilità può facilmente indirizzare la partita in un senso o nell’altro. La nota positiva sicuramente è anche la fiducia riposta in Kovacic, ripagata con giocate semplici e soprattutto un’attenzione nei ripiegamenti difensivi con chiusure decisive. Gli manca ancora la giocata decisiva negli ultimi 20 metri. Hernanes, sta facendo invece la differenza come assist-man soprattutto sui calci piazzati … la persona che ci mancava. Mazzarri deve continuare a lavorare su tattica e mentalità, qualcosa rispetto all’anno scorso è comunque stato fatto, spesso sull’orlo del precipizio la squadra si è comunque ripresa, ma tanto è ancora da fare per raggiungere l’obiettivo di tornare a essere tra le prime 10 d’Europa. Un attaccante, un centrocampista e un esterno potrebbero bastare per lottare dall’anno prossimo per il terzo posto, a patto di non sbagliare acquisti.

Mancano solo 4 partite anche per noi tifosi purtroppo e già sento la mancanza dello stadio e soprattutto delle trasferte. Penso sia così anche per i miei compagni di viaggio che in questa settimana mi hanno fatto compagnia a Genova e Parma.

A parte il derby ci attende ancora una sola trasferta … l’ultima giornata a Verona col Chievo.

Sono sicuro che la organizzeremo al meglio per chiudere in bellezza una stagione per noi tifosi sempre comunque positiva.

chi si dimenticherà le lasagne al pesto??

sono sempre una bella curva
sempre presenti!
tutti di spalle ... tranne il presidente!

ma anche noi non scherziamo!




finalmente 3 punti a Parma ... anche sotto l'acqua!

i pic-nic dei Ciccone meritano la trasferta!

il baronetto unico con l'ombrello!



Bella Napoli a Piacenza !!